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Mobilità urbana più pulita, più verde, più agevole

TEN T striscia 2

"Il più forte impegno della Commissione per la ciclabilità fino ad oggi": le organizzazioni ciclistiche europee plaudono al pacchetto mobilità efficiente e verde.

Le nuove proposte di trasporto mirano a una maggiore efficienza e a viaggi più sostenibili, la ciclabilità entra nelle Reti Europee dei Trasporti (TEN-T)

Il 14 dicembre, in conferenza stampa, la Commissione Europea ha presentato il pacchetto "Mobilità efficiente e verde" rivedendo con proposte legislative la rete di trasporto transeuropea (TEN-T), la direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti (ITS) e una comunicazione su una nuova struttura della mobilità urbana europea.

Il vicepresidente esecutivo della Commissione, Frans Timmermans, ha affermato che "il nuovo quadro per la mobilità urbana specifica in dettaglio come le città potranno aumentare il trasporto pubblico a emissioni zero, implementare maggiori e migliori infrastrutture per camminare e andare in bicicletta sulla strada per un futuro sostenibile".

Il nuovo quadro per la mobilità urbana andrà a vantaggio degli utenti dei trasporti e di tutte le persone che vi gravitano intorno. La proposte pongono delle sfide all'attuale sistema di mobilità da cui derivano congestione del traffico, emissioni inquinanti, inquinamento acustico. L'Urban Mobility Framework definisce le linee guida europee su come le città possano ridurre le emissioni e migliorare la mobilità, anche attraverso piani di mobilità urbana sostenibile. Il focus principale sarà sui trasporti pubblici e sugli spostamenti a piedi e in bicicletta. La proposta dà la priorità anche a soluzioni a emissioni zero per le flotte dei trasporti pubblici urbani, inclusi taxi e servizi di ride-hailing (servizi con autista personalizzati), l'ultimo miglio nelle consegne urbane e la costruzione e modernizzazione di hub multimodali, nonché nuove soluzioni e servizi digitali. La proposta delinea le opzioni di finanziamento per gli enti locali e regionali per attuare queste priorità. Nel 2022 la Commissione proporrà una raccomandazione agli Stati membri dell'UE per lo sviluppo di piani nazionali per assistere le città nello sviluppo dei propri piani di mobilità.
In questa occasione, Jill Warren, CEO della European Cyclists' Federation (ECF, Federazione a cui aderisce anche la FIAB) ha sottolineato come la mobilità ciclistica sia inequivocabilmente fondamentale, insieme agli spostamenti a piedi, al trasporto pubblico e alla mobilità condivisa rispetto al trasporto motorizzato individuale.
Anche Manuel Marsilio, direttore generale della Confederazione dell'Industria Europea della Bicicletta (CONEBI) ha espresso il suo plauso alle proposte: “Il pacchetto pubblicato dalla Commissione ci dà fiducia che l'ecosistema ciclistico possa essere ulteriormente sfruttato come elemento centrale nella transizione alla mobilità in corso" e
Kevin Mayne, CEO di Cycling Industries Europe (CIE), aggiunge: “Le aziende ciclistiche europee hanno guidato il mondo nello sviluppo di prodotti e servizi in grado di trasformare la mobilità urbana. Sono lieto che il loro successo sia finalmente riconosciuto dalla Commissione europea come una priorità nella politica futura."

ECF, CIE e CONEBI non vedono l'ora di lavorare a stretto contatto con la Commissione Europea sui prossimi passi, saprà l'Italia recepire questi indirizzi?

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