Il Traffico Indotto
Il fenomeno del traffico indotto è la manifestazione della domanda nel campo dei trasporti della legge economica nota come induzione della domanda.
Allargare una strada o realizzare nuovi parcheggi per auto non risolve il problema del traffico. Se nell'immediato questi interventi possono sembrare risolutivi nel tempo si rivelano sbagliati perché una strada più larga attrarrà più auto e ben presto i nuovi posti auto si esauriranno con il risultato di aver creato ancora più traffico.
Ma la teoria del traffico indotto si può applicare anche alla mobilità pedonale e ciclistica: allargare i marciapiedi e favorire la circolazione delle biciclette indurrà gli utenti della strada a preferire questa tipologia di spostamento.
Si consideri che, molte persone che potenzialmente userebbero la bicicletta, desistono dall'utilizzo di questo mezzo perché non si sentono sicure a muoversi in mezzo alle auto né consegue che se le strade, con gli opportuni provvedimenti di moderazione del traffico e con la limitazione della velocità dei veicoli a motore, molte più persone si sposterebbero in bicicletta.
Analizzando i tempi di spostamento all'interno di una città (e in questo google ci viene in aiuto) ci si accorge quanto più rapido sia spostarsi a piedi o in bici su brevi distanze.
Naturalmente non si può pretendere che ci si debba spostare solo a piedi o in bicicletta la domanda di spostamento deve essere soddisfatta anche da una adeguata offerta di mezzi pubblici per fare in modo che gli spostamenti motorizzati con auto private risultino solo una parte residuale del totale dei veicoli circolanti.
La Regione Puglia, con la Legge Regionale 1/2013 ha inteso favorire la mobilità ciclistica (anche con la realizzazione di parcheggi per bici in numero non inferiore al 10% dei posti auto) purtroppo, questa ed altre Leggi nazionali sono state ampiamente disattese con il risultato di avere città sempre più oberate da traffico automobilistico.
Si può cambiare rotta? Si se al timone ci fossero nocchieri capaci e dalla vista lunga.