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Da Grottaglie a Fasano passando sulla ciclabile dell'Acquedotto Pugliese

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Distanza: kilometer
Nome:
Elevazione (min): meter
Elevazione (max): meter
Elevazione (guadagno): meter

La “Ciclovia dell’Acqua” è un percorso cicloturistico di circa 500 km che attraversa tre regioni. Il tracciato è stato già individuato all’interno del progetto di cooperazione internazionale di cui è capofila la Regione Puglia e la ciclovia dell’Acquedotto, d’intesa con la FIAB, titolare del marchio Bicitalia, è diventata variante pugliese dell’itinerario n. 11, “Ciclovia degli Appennini”, della rete ciclabile Bicitalia.

Il tracciato segue le due condotte storiche dell’Acquedotto Pugliese: il Canale Principale, da Caposele (AV) a Villa Castelli (BR), che in soli nove anni (1906-1915) riuscì a far arrivare l’acqua a Bari, ed il Grande Sifone Leccese, che dal punto terminale del primo giunge fino a Santa Maria di Leuca (LE), dove l’infrastruttura è celebrata con una cascata monumentale realizzata nel 1939.

Di questa ciclovia Attualmente ne sono stati realizzati una quindicina di chilometri, dalla contrada Figazzano (Locorotondo) alla Pineta Ulmo (Ceglie Messapica), per il resto è ancora strada di servizio dell'acquedotto destinata soltanto al personale autorizzato.

Il percorso, qui riportato, parte dalla stazione di Grottaglie per terminare alla stazione di Fasano percorrendo strade secondarie, con tratti su strade a transito riservato, per intercettare la ciclovia alla Pineta Ulmo. Lungo il percorso tra i punti di interesse spicca la centrale idroelettrica nei pressi di Villa Castelli, inaugurata nel 1929, ha prodotto energia elettrica fino al 1971. Nel 2009, a distanza di quasi 40 anni, grazie all’impiego di nuove tecnologie è nuovamente in esercizio ed ha la potenzialità di fornire energia elettrica a circa trentamila famiglie.

Il paesaggio che si attraversa è stupendo, impreziosito dall’inconfondibile macchia mediterranea che si alterna con i campi coltivati. Per diversi tratti, la mano dell’uomo e lo scenario della natura si fondono armoniosamente, consegnando al cicloturista una pedalata di puro piacere.

Lasciata la ciclovia in contrada Figazzano si procede per Locorotondo, il cui centro storico è caratterizzato da una pianta circolare che gli conferisce il nome. Il cuore antico di Locorotondo è un luogo davvero unico; le “cummerse”, piccole case imbiancate a calce dalla forma geometrica regolare e dal tetto spiovente, le viuzze lastricate, gli eleganti portali e i balconi fioriti esercitano sul visitatore suggestioni e fascino fuori dal comune.

Da Locorotondo si procede verso Fasano, grosso centro a nord della provincia di Brindisi, fondato dalla popolazione che aveva abbandonato la città di Egnazia.

NOTA: il sedime stradale per alcuni tratti è a fondo naturale a volte sconnesso, si consiglia di utilizzare bici tipo gravel o MTB.


 Risorse: album fotografico

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