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Dove lascio la macchina?

STRADA ROMA STRISCIA

Uno dei principali problemi che un automobilista deve affrontare, sia che vada al lavoro, sia che accompagni i figli a scuola o vada al ristorante, è dove lasciare l'auto.

Le nostre città, soprattutto i centri storici, la cui morfologia risale a tempi in cui l'auto era di la da venire, o i quartieri nati nell'immediato dopoguerra, quando ancora la mobilità non contemplava l'uso indiscriminato delle macchine, non sono in grado di supportare la richiesta di posti auto e questo fa si che molti automobilisti lascino la propria auto in doppia fila creando seri problemi al traffico.

TRAFFICO 2

Se volessimo, per esempio, trovare posto per 500 auto lungo una strada urbana, sistemandole in linea al marciapiede servirebbero due chilometri e mezzo, poco meno sistemandole a spina di pesce (lo stallo standard per un'auto misura 2,5×5 metri).

Quanto spazio occorre per la sosta lo sanno bene i progettisti dei centri commerciali che riservano alle auto più o meno due terzi della superficie totale del centro alle auto e il rimanente alle attività commerciali e ai depositi delle merci.

 PARCHEGGIO COOP COLONNE BR

Appare quindi chiaro come una mobilità basata sull'uso dell'auto penalizzi la città costringendo i pedoni a camminare respirando i gas di scarico delle macchine, destreggiandosi tra auto in doppia fila, sulle strisce pedonali o addirittura sopra i marciapiedi e costretti a muoversi ai bordi della corsia carrabile rischiando di essere investiti.

Penalizzati da questa situazione lo sono anche i commercianti "𝐺𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑔𝑜𝑟𝑔ℎ𝑖 𝑟𝑢𝑚𝑜𝑟𝑜𝑠𝑖 𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑎𝑢𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑚𝑚𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑎𝑚𝑏𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑒 𝑑𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑢𝑜𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠ℎ𝑜𝑝𝑝𝑖𝑛𝑔" dicono i negozianti del centro di Amsterdam che hanno chiesto al comune di introdurre immediatamente un divieto di ingresso per il traffico automobilistico che entra in città dal Blauwbrug (uno dei ponti sul fiume Amstel).

Ed allora, dove lasciamo la macchina? Qualcuno dirà: costruiamo parcheggi multipiano. Si, è una possibilità ma la loro costruzione è alquanto onerosa e non sempre realizzabile dove la densità edilizia è già alta. Giusto per fare un esempio, a Lecce un parcheggio sotterraneo di recente realizzazione prevede una tariffa oraria di 1,5€ o in alternativa una tariffa diurna di dodici ore per 15€.

Alla luce di ciò è chiaro che l'attuale sistema di mobilità, incentrato sull'automobile, non è più sostenibile e deve lasciare il posto ad altri modelli che consentano di ridurre il traffico, modelli che si basino sul trasporto pubblico, sulla mobilità ciclistica e pedonale, sulla intermodalità tra i vari sistemi al fine di consentire spostamenti più rapidi ed efficienti.

Del resto, a chi non piacerebbe passeggiare sul corso fermandosi ad osservare le vetrine dei negozi o sedersi nel deohors di un caffè senza il rumore e lo smog generato dal traffico?

VIA SPARANO

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