Copyright 2024 - Tutti i diritti riservati. Resp. servizi informativi Mauro Destino

Riprogettare la Città

rprogettare la città striscia"Abbiamo creato una società e una organizzazione della vita e del lavoro che richiede le auto."

Queste riflessioni un po' disordinate nascono da uno scambio di battute con degli amici e partono da questa frase: "il problema non è trovare il posto per venti biciclette ma per duecento auto".

  • Una delle "novità" di cui si sente parlare è la città a 15 minuti (in realtà risale agli anni '20 del secolo scorso), una città multicentrica in cui tutti i servizi siano a disposizione dei cittadini ad una distanza massima di 15 minuti a piedi o in bicicletta.
    Ovviamente non si tratta di costringere le persone a stare nel proprio quartiere ma di creare una organizzazione urbana più efficiente e più giusta.
    Ad alcuni può sembrare utopico ma Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, questa idea l'ha fatta sua e la sta attuando nella capitale francese: ridurre l’esigenza di mobilità privata e diminuire il numero dei mezzi di proprietà per non congestionare lo spazio pubblico che diventa di vitale importanza.

  •  Il legislatore è gli amministratori non devono rincorrere il mondo dell’industria nel regolamentare i mezzi ma devono regolamentare “la strada”, la ripartizione dello spazio deve partire  dall'assunto: ”l’auto non può essere il mezzo protagonista della strada stessa.”
    Non possiamo permettere che i marciapiedi siano trasformati in parcheggi per auto, strade urbane a due o tre corsie per senso di marcia riservate alle sole auto.
    La strada va condivisa tra tutti gli utenti, lo spazio deve essere ripartito tra trasporto pubblico, mobilità condivisa, mobilità attiva.

  •  Non si può più pensare a delle città con circonvallazioni interne per collegare sterminate periferie con il centro e tra di loro piuttosto si deve offrire ai cittadini che vi risiedono di trovare tutti i servizi necessari a poca distanza dalle loro abitazioni e questo non può che riflettersi positivamente sulle necessità degli spostamenti e più in generale sulla qualità della vita. Una città multicentrica.

  •  Gli eventi recenti, come la pandemia e gli eventi climatici estremi, ci obbligano a un progressivo cambiamento, dobbiamo da subito rivolgere più attenzione all'ambiente naturale e alla natura in città.
    Alberi e giardini diventano non solo un elemento estetico ma soprattutto "strutture" funzionali a creare un ambiente cittadino più sano, più piacevole e vivibile.
    Le città deve diventare come uno dei luoghi più naturali possibili dove poter trovare tutto il necessario per vivere IN CITTÀ, possibilmente a 15 minuti.



Search

f t g m