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La Via Appia

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Distanza: kilometer
Nome:
Elevazione (min): meter
Elevazione (max): meter
Elevazione (guadagno): meter

«... si percorre l'Appia, regina delle lunghe strade.»
(Publio Papinio Stazio, Silvae)

I lavori di questa antica strada romana cominciarono nel 312 a.C. per volere del censore Appio Claudio che ampliò una preesistente strada che collegava l'Urbe ai Colli Albani prolungandola fino a Capua. I lavori si protrassero fino alla metà del III sec. a.C. quando fu raggiunta Taranto per terminare nel 190 a.C. quando raggiunsero Brindisi.
Nel corso dei secoli, al tracciato originario, anche in età antica, sono state apportate modifiche per meglio adeguarlo alle esigenze del momento.
Qui proponiamo un percorso in bici che da Taranto porta a Brindisi seguendo le vestigia degli antichi insediamenti.

IL PERCORSO

Il tracciato parte da Taranto, la città dei due mari, il Mar Grande e il Mar Piccolo, con una posizione strategica che, dall’età classica fino ai nostri giorni, l’ha resa protagonista di importanti vicende storiche. Prima di lasciare la città non ci si può esimere da una visita al MArTA, il museo archeologico, dove è esposta una delle più grandi collezioni di epoca magno greca della Magna Grecia, tra cui i famosi Ori di Taranto.
Dalla città ci si dirige verso il fiume Galeso, un brevissimo corso d’acqua che sfocia nel Mar Piccolo e che offre incantevoli scorci al viaggiatore e di cui Polibio ci dice che Annibale si accampò nei pressi durante la II guerra punica. Dopo circa 25 Km si giunge a Grottaglie, cittadina che l’arte della ceramica ha reso famosa in tutto il mondo. Da visitare il quartiere delle ceramiche, dove si trovano moltissime botteghe artigiane, e il castello Episcopio con la sua collezione che documenta una tradizione antica di oltre duemila anni.
La tappa successiva è Francavilla Fontana, la Città degli Imperiali, in onore dei principi Imperiali che governarono la città ininterrottamente per circa due secoli, portando il feudo all'apice della potenza. Francavilla Fontana divenne in quel periodo uno dei maggiori centri culturali e industriali dell'area. Da vedere le numerose chiese barocche e “il Fortino”, una fortezza fatta erigere da Giovanni Antonio Orsini del Balzo nella seconda metà del XV sec.
Lasciata Francavilla, si pedala verso Oria, antichissima città di origine messapica che si distingue per il suo centro storico, architettonicamente omogeneo e ben curato, sovrastato dall’imponente mole del Castello Svevo.
Il percorso continua verso Mesagne ma, se si volesse, si potrebbe fare una piccola deviazione verso Latiano dove si può ammirare il Palazzo Baronale, un antico castello trasformato in dimora signorile dalla famiglia Imperiali nel XVII sec.. Proseguendo verso Mesagne s’incontra un interessante sito archeologico di età messapica, “ Muro Tenente”, che con il suo parco archeologico di Muro Tenente può essere considerato un laboratorio permanente dove arricchire la propria percezione della storia e del paesaggio.
Mesagne ci accoglie con la massiccia mole del suo castello di origine normanna che al suo interno ospita Il museo Granafei con un ricco patrimonio archeologico proveniente dal territorio di mesagnese e limitrofo. Il centro storico della città, con i suoi vicoli stretti dal caratteristico basolato, grandi piazze, palazzi nobiliari e bellissime chiese, merita una passeggiata.
Siamo ormai quasi arrivati, 15 Km separano Mesagne da Brindisi “Porta d’Oriente” così chiamata perché dal suo porto, sovrastato dalle colonne terminali della Via Appia, salpavano e attraccavano (ed avviene tuttora) le navi per il Levante. Il centro storico di Brindisi è cinto dalle mura aragonesi, risalenti alla metà del XV sec., con i suoi resti archeologici e splendide chiese romaniche, sorvegliato da due castelli, quello Svevo, fatto edificare nel 1227 da Federico II, che lo difende da terra, e il Castello Alfonsino con il contiguo Forte a Mare eretto sul finire del XV sec. per difendere la città dalle incursioni barbaresche. Da visitare anche la chiesa di Santa Maria del Casale con una facciata da fasce di disegni ornamentali di pietre a due colori, all’interno le pareti sono in gran parte coperte di affreschi del XIV secolo, di forme ancora bizantine ma con qualche influenza gotica. Nel 1310 fu la sede del più importante processo “a carico di tutti i Cavalieri Templari del Regno di Sicilia” accusati di “eresia, idolatria e cose nefande” processo che si concluse nel 1312 con una sentenza di condanna che contribuì allo scioglimento dell’ordine in tutta Europa.

QUANDO

La Puglia gode di un clima mite per cui ogni stagione è buona per pedalare e non solo ma se proprio voleste un consiglio, vi diciamo che il periodo migliore è dalla primavera all'autunno magari evitando il periodo di massima calura estiva.


Risorse: album fotografico

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